Il Manuale del Direttore dei Servizi generali e ammnistrativi (Self-Leaderhip e Leadershare nella scuola dell'autonomia) tratta i compiti, le funzioni e le responsabilità del Direttore dei Servizi generali e amministrativi. Tale profilo è diventato un elemento di fondamentale importanza nelle istituzioni scolastiche con il nuovo sistema di autonomia, in attuazione del titolo V della Costituzione (Legge n. 3/2001).
A ogni scuola viene attribuita autonomia didattica, organizzativa, di sperimentazione, ricerca e sviluppo, negoziale e finanziaria (art. 21 legge n. 59/1997; D.P.R. n. 275/1999; Legge n. 3/2001; D.Lgs. n. 165/2001).
Il Direttore dei Servizi generali e amministrativi acquisisce, in tal modo, una funzione essenziale per la stabilità dell’ufficio di segreteria e assume un ruolo di alta responsabilità per gestire l’amministrazione scolastica. Egli coordina, con autonomia operativa, i servizi generali e amministrativo-contabili, curandone l’organizzazione e svolgendo funzioni di promozione delle attività e di verifica dei risultati realizzati, rispetto agli obiettivi assegnati e agli indirizzi impartiti a tutto il personale ATA, che è sottoposto alle sue dirette dipendenze.
Il Direttore dei Servizi generali e amministrativi, con piena autonomia, programma l’attività di detto personale, istruendo, predisponendo e formalizzando gli atti amministrativi e contabili. Egli è, per legge, non solo un funzionario delegato ma anche un ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili, assegnati all’istituzione scolastica, in cui opera. Può studiare, elaborare piani e programmi, svolgere attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale. Il DSGA può, inoltre, assumere incarichi ispettivi nell’ambito delle istituzioni scolastiche.
Il Direttore dei Servizi generali e amministrativi sovrintende ai servizi amministrativo-contabili, ne cura l’organizzazione e rappresenta, sostanzialmente, il punto di riferimento dell’autonomia operativa e ha responsabilità diretta nella definizione ed esecuzione degli atti amministrativo-contabili, di ragioneria e di economato, anche con rilevanza esterna. Chi aspira a svolgere la funzione di Direttore dei Servizi generali e amministrativi deve acquisire una formazione a 360°, concernente l’intero e complesso bagaglio professionale che attiene alla conoscenza approfondita delle organizzazioni complesse e alle competenze essenziali, vale a dire servizio alla persona, sistemi formativi e ordinamenti degli studi italiani ed europei, elementi di diritto – costituzionale, comunitario, penale, civile, lavoro, sicurezza, contabilità di Stato, tutela dei dati personali –, gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche, comunicazione interpersonale e informatico-digitale, elementi di statistica e di lingua straniera.
Il requisito culturale per accedere al profilo professionale del Direttore dei Servizi generali e amministrativi sono i diplomi di laurea in giurisprudenza, in scienze politiche sociali e amministrative, in economia e commercio o titoli equipollenti come il diploma di laurea specialistica (LS 22, 64, 71, 84, 90 e 91) o la laurea magistrale corrispondente a quelle specialistiche (ai sensi della tabella allegata al decreto interministeriale 9 luglio 2009).
Solo con questi titoli è possibile accedere alla partecipazione del concorso e affrontare, per superarlo, una prova preselettiva, una scritta e una orale soprattutto sui temi economici, amministrativi e sulle normative dell’organizzazione scolastica.
A ogni scuola viene attribuita autonomia didattica, organizzativa, di sperimentazione, ricerca e sviluppo, negoziale e finanziaria (art. 21 legge n. 59/1997; D.P.R. n. 275/1999; Legge n. 3/2001; D.Lgs. n. 165/2001).
Il Direttore dei Servizi generali e amministrativi acquisisce, in tal modo, una funzione essenziale per la stabilità dell’ufficio di segreteria e assume un ruolo di alta responsabilità per gestire l’amministrazione scolastica. Egli coordina, con autonomia operativa, i servizi generali e amministrativo-contabili, curandone l’organizzazione e svolgendo funzioni di promozione delle attività e di verifica dei risultati realizzati, rispetto agli obiettivi assegnati e agli indirizzi impartiti a tutto il personale ATA, che è sottoposto alle sue dirette dipendenze.
Il Direttore dei Servizi generali e amministrativi, con piena autonomia, programma l’attività di detto personale, istruendo, predisponendo e formalizzando gli atti amministrativi e contabili. Egli è, per legge, non solo un funzionario delegato ma anche un ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili, assegnati all’istituzione scolastica, in cui opera. Può studiare, elaborare piani e programmi, svolgere attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale. Il DSGA può, inoltre, assumere incarichi ispettivi nell’ambito delle istituzioni scolastiche.
Il Direttore dei Servizi generali e amministrativi sovrintende ai servizi amministrativo-contabili, ne cura l’organizzazione e rappresenta, sostanzialmente, il punto di riferimento dell’autonomia operativa e ha responsabilità diretta nella definizione ed esecuzione degli atti amministrativo-contabili, di ragioneria e di economato, anche con rilevanza esterna. Chi aspira a svolgere la funzione di Direttore dei Servizi generali e amministrativi deve acquisire una formazione a 360°, concernente l’intero e complesso bagaglio professionale che attiene alla conoscenza approfondita delle organizzazioni complesse e alle competenze essenziali, vale a dire servizio alla persona, sistemi formativi e ordinamenti degli studi italiani ed europei, elementi di diritto – costituzionale, comunitario, penale, civile, lavoro, sicurezza, contabilità di Stato, tutela dei dati personali –, gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche, comunicazione interpersonale e informatico-digitale, elementi di statistica e di lingua straniera.
Il requisito culturale per accedere al profilo professionale del Direttore dei Servizi generali e amministrativi sono i diplomi di laurea in giurisprudenza, in scienze politiche sociali e amministrative, in economia e commercio o titoli equipollenti come il diploma di laurea specialistica (LS 22, 64, 71, 84, 90 e 91) o la laurea magistrale corrispondente a quelle specialistiche (ai sensi della tabella allegata al decreto interministeriale 9 luglio 2009).
Solo con questi titoli è possibile accedere alla partecipazione del concorso e affrontare, per superarlo, una prova preselettiva, una scritta e una orale soprattutto sui temi economici, amministrativi e sulle normative dell’organizzazione scolastica.