Il volume Self-Leaderhip e Leadershare nella scuola dell'autonomia vuole rispondere alle esigenze della scuola autonoma italiana, che, ancorata a una sussidiarietà verticale, riceve input dallo Stato (ordinamenti e indicazioni nazionali), il quale, a scalare, è soggetto alle direttive dell’Unione europea e quest’ultima viene orientata, a livello globale, dai rapporti dell’OCSE-PISA. Esso è diretto a chi svolge la funzione dirigenziale o aspira al ruolo di Dirigente tecnico con funzioni ispettive.
ll D.Lgs. n. 165 del 2001, all'art. 19 co. 10 recita che i “dirigenti, ai quali non sia affidata la titolarità di uffici dirigenziali, svolgono, su richiesta degli organi di vertice delle amministrazioni che ne abbiano interesse, funzioni ispettive, di consulenza, studio e ricerca o altri incarichi specifici previsti dall'ordinamento”. Attualmente tale decreto legislativo ha consentito, ad esempio, che alcuni Dirigenti tecnici fossero nominati a tempo determinato, individuandoli tra generici esperti. L’amministrazione li ha, in prevalenza, scelto tra i docenti e i dirigenti scolastici.
La procedura è alquanto non condivisa. Ciò, anzi, non ha favorito la chiarezza della funzione e la qualità del servizio. È dal 2007, infatti, che non si effettuano concorsi per il reclutamento dei Dirigenti tecnici, il cui numero si è ridotto moltissimo.
Di qui il MIUR sente l’esigenza, per riqualificare e migliorare il funzionamento dell’intero sistema scolastico, di ritornare a bandire un concorso, diretto ad individuare modi e tempi per il rilancio della funzione ispettiva e, di conseguenza, del Dirigente tecnico, importante figura professionale all’interno del sistema nazionale e periferico dell’istruzione e formazione.
Il D.Lgs. del 16 aprile 1994, n. 297, all’art. 397, sostiene che la funzione ispettiva concorre, secondo le direttive del Ministro della pubblica istruzione e nel quadro delle norme generali sull’istruzione, alla realizzazione delle finalità di istruzione e di formazione, affidate alle istituzioni scolastiche ed educative.
ll D.Lgs. n. 165 del 2001, all'art. 19 co. 10 recita che i “dirigenti, ai quali non sia affidata la titolarità di uffici dirigenziali, svolgono, su richiesta degli organi di vertice delle amministrazioni che ne abbiano interesse, funzioni ispettive, di consulenza, studio e ricerca o altri incarichi specifici previsti dall'ordinamento”. Attualmente tale decreto legislativo ha consentito, ad esempio, che alcuni Dirigenti tecnici fossero nominati a tempo determinato, individuandoli tra generici esperti. L’amministrazione li ha, in prevalenza, scelto tra i docenti e i dirigenti scolastici.
La procedura è alquanto non condivisa. Ciò, anzi, non ha favorito la chiarezza della funzione e la qualità del servizio. È dal 2007, infatti, che non si effettuano concorsi per il reclutamento dei Dirigenti tecnici, il cui numero si è ridotto moltissimo.
Di qui il MIUR sente l’esigenza, per riqualificare e migliorare il funzionamento dell’intero sistema scolastico, di ritornare a bandire un concorso, diretto ad individuare modi e tempi per il rilancio della funzione ispettiva e, di conseguenza, del Dirigente tecnico, importante figura professionale all’interno del sistema nazionale e periferico dell’istruzione e formazione.
Il D.Lgs. del 16 aprile 1994, n. 297, all’art. 397, sostiene che la funzione ispettiva concorre, secondo le direttive del Ministro della pubblica istruzione e nel quadro delle norme generali sull’istruzione, alla realizzazione delle finalità di istruzione e di formazione, affidate alle istituzioni scolastiche ed educative.