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"È venuto a Firenze a vedere una mostra e adesso si trova a tavola con un soggetto pittorico e un diavolo"Manuelito è il soggetto di una celebre tela del catalano Pere Borrell del Caso, “Escapando de la critica” (1874). Da un secolo e mezzo cerca di uscire dal quadro, e a Firenze, in occasione della mostra “Inganni ad arte. Meraviglie del trompe l’oeil” dall’antichità al contemporaneo (2009), finalmente ci riesce. La sua storia è raccontata da un professore di storia dell’arte o filologia (non è chiaro) e dalla sua collaboratrice domestica, Gina, che scrive sul suo computer quando lui è in…mehr

Produktbeschreibung
"È venuto a Firenze a vedere una mostra e adesso si trova a tavola con un soggetto pittorico e un diavolo"Manuelito è il soggetto di una celebre tela del catalano Pere Borrell del Caso, “Escapando de la critica” (1874). Da un secolo e mezzo cerca di uscire dal quadro, e a Firenze, in occasione della mostra “Inganni ad arte. Meraviglie del trompe l’oeil” dall’antichità al contemporaneo (2009), finalmente ci riesce. La sua storia è raccontata da un professore di storia dell’arte o filologia (non è chiaro) e dalla sua collaboratrice domestica, Gina, che scrive sul suo computer quando lui è in piscina o a far la spesa, le sue occupazioni preferite dopo la scrittura libera. Via via si aggiungono altri personaggi: la moglie Camilla, il figlio Salvatore e la sua ragazza Lulù. “Manuelito se ne va” è un romanzo a più voci, un groviglio polifonico di personaggi e di stili, una partitura che nasce libera e sregolata, ma che per magia acquista lungo il percorso una forma architettonica limpida ed equilibrata, che sembra pianificata fin dall’inizio.Manuelito è un bravo ragazzo, Alice invece è capace di tutto, anche di indurlo in tentazione e farlo precipitare nel sesso fine a se stesso, laddove Del Bono è solito abbinarlo al sentimento amoroso».L'AUTORE: Enrico Careri (Roma, 1960) è professore di musicologia all’Università “Federico II” di Napoli. Ha pubblicato libri e articoli sulla musica strumentale italiana del diciottesimo secolo, tra cui una monografia su Francesco Geminiani (Oxford University Press 1993, Lim 1999) e "Dopo l’opera quinta" (Lim 2008), diversi saggi sull’uso espressivo del silenzio nella musica strumentale di Schubert, edizioni critiche di opere di Vivaldi, Geminiani e Bonporti. È direttore del Centro Studi Canzone Napoletana presso la Fondazione Roberto Murolo di Napoli. Un altro suo romanzo, "Adesso altre pecore", è stato pubblicato nel 2013 da Ad est dell’equatore.