«La dimensione della guerra, in tutte le sue innumerevoli sfaccettature, si rivela nel presente studio il punto di vista attraverso cui osservare la realtà del Giudicato d’Arborea nella Sardegna del XIV secolo.La dettagliata analisi dell’emblematica figura dello judike arborense Mariano IV de Bas Serra e del suo operato nel lungo conflitto con la Corona d’Aragona accompagna il lettore in un innovativo viaggio nell’universo bellico sardo, alla scoperta delle strutture dell’esercito giudicale, delle strategie utilizzate e delle risorse impiegate, tanto umane, quanto logistiche, politiche e diplomatiche.Un approfondito e costante confronto con i diversi scenari dell’Europa medievale conduce al pieno inserimento della Sardegna nella più ampia realtà esterna ai suoi confini, con l’obbiettivo di sconfiggere il dilagante, diffuso paradigma che lega il concetto di isola a quello di isolamento, tanto nello studio del passato quanto nella comprensione del presente.»[...]«Nel XIV secolo, mentre nelle principali corti europee la diffusione delle compagnie di ventura anticipava lo sviluppo dei primi eserciti permanenti, la Sardegna giudicale era caratterizzata da un sistema più vicino alla partecipazione collettiva dei popoli in armi altomedievali, in cui ogni individuo partecipava alle attività di produzione così come alla difesa del territorio. Questo particolare sistema troppo spesso è stato letto come un segno evidente di ritardo, laddove, piuttosto, va analizzato nell’ottica della peculiarità: un complesso sistema gestionale e giuridico, fondato su un codice di leggi strutturato e innovativo, allontanano la realtà sarda da ogni velo di presunta arretratezza, rendendola una dimensione tanto caratteristica, quanto pienamente capace di affrontare il panorama bellico a essa contemporaneo.»