La bella stagione stava sbocciando, mentre tra le canne mosse dalla leggera brezza, nello stagno di Dunkville, Mamma anatra covava le sue uova. E intanto, immaginava già i suoi piccoli nuotare nell’acqua calda del lago, belli, robusti, lucenti da far invidia a tutte le anatre del vicinato!
Accadde che, una mattina Mamma anatra si accorse di un altro uovo un poco strano. Forse era scivolato via dal nido? O forse… Mamma anatra non ci pensò due volte e lo accolse. Poi aspettò che si schiudessero.
Dapprima fu la volta di Tom, cui fecero seguito Emy e Joy. L’uovo strano invece ci mise un po’ più di tempo… Martin, questo il suo nome, era sì carino, ma diversissimo dai fratelli.
Il suo aspetto inconsueto fece scalpore nel vicinato e la notizia rimbalzò da una sponda all’altra del lago, di becco in becco: a Dunkville non si parlava d’altro…
Accadde che, una mattina Mamma anatra si accorse di un altro uovo un poco strano. Forse era scivolato via dal nido? O forse… Mamma anatra non ci pensò due volte e lo accolse. Poi aspettò che si schiudessero.
Dapprima fu la volta di Tom, cui fecero seguito Emy e Joy. L’uovo strano invece ci mise un po’ più di tempo… Martin, questo il suo nome, era sì carino, ma diversissimo dai fratelli.
Il suo aspetto inconsueto fece scalpore nel vicinato e la notizia rimbalzò da una sponda all’altra del lago, di becco in becco: a Dunkville non si parlava d’altro…