Matteo Salvini è una delle figure emergenti più controverse della politica europea. Dal 2013 leader della Lega italiana – partito un tempo secessionista che lui stesso ha trasformato nel campione della nuova destra nazionalista, ondeggiante fra Putin e Trump –, nel 2018 è diventato vicepremier e ministro dell’Interno di un governo di coalizione con i populisti del Movimento 5 Stelle.
Accusato di razzismo, Salvini ha costruito il suo successo sul disorientamento sociale provocato dalla globalizzazione, sulla paura dell’immigrazione e su un dissacrante attivismo mediatico. Ma anche su un’abilità politica coltivata in una lunga militanza nel partito, iniziata quando aveva 17 anni, che gli ha permesso di cogliere prima di altri il nuovo spirito dei tempi. Secondo i più, dopo le elezioni del 2018, Salvini è diventato il leader di fatto della politica italiana, con l’obiettivo di guidare il fronte nazionalista a Bruxelles dopo le elezioni europee del maggio 2019 e, poi, il prossimo governo italiano.
Questo saggio è una mappa che cerca di rispondere a una semplice domanda: chi è davvero Matteo Salvini?
Accusato di razzismo, Salvini ha costruito il suo successo sul disorientamento sociale provocato dalla globalizzazione, sulla paura dell’immigrazione e su un dissacrante attivismo mediatico. Ma anche su un’abilità politica coltivata in una lunga militanza nel partito, iniziata quando aveva 17 anni, che gli ha permesso di cogliere prima di altri il nuovo spirito dei tempi. Secondo i più, dopo le elezioni del 2018, Salvini è diventato il leader di fatto della politica italiana, con l’obiettivo di guidare il fronte nazionalista a Bruxelles dopo le elezioni europee del maggio 2019 e, poi, il prossimo governo italiano.
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