“MEDEA - La perfezione dell'ombra" - Alessandro Cabianca, riprendendo quanto scritto da Pindaro, Esiodo, Erodoto, Apollonio e Apollodoro, rappresenta una Medea bellissima, madre, amante e sposa fedele e propone una diversa versione del mito rispetto ad Euripide; una versione che ha radici antiche ed è stata riproposta di recente da una grande scrittrice della Germania dell’Est, Christa Wolf: Medea stessa racconta che i suoi figli sono stati uccisi non da lei stessa, ma ferocemente lapidati dai Corinti per aver consegnato la veste fatale a Glauce, nuova sposa di Giasone (come affermano alcuni commentatori di Euripide). Il mito di Medea, di una tragicità estrema, ritorna così a vivere ritrovando nuovi significati, come se un antico mitografo ne avesse ripreso il racconto”.