La storia di ogni città e di ogni territorio può essere narrata a partire da punti di vista differenti: come disamina delle dinamiche insediative e architettoniche, come storia degli abitanti, dei conflitti e della cultura che li ha abitati, o a partire dalle visioni e azioni politiche che hanno disegnato a tavolino i destini delle classi popolari. Un aspetto da mettere in relazione con la “città di pietra” proposto dall’autrice è quello relativo alla dimensione della salute. Il testo parte dall’esame delle attività delle varie opere pie di assistenza regolamentate da Crispi, per poi raccontare di come lo Stato liberale dovette cercare di trovare una dialettica per poter offrire degli istituti moderni di cura a una città che stava diventando sempre più popolosa. Il libro affronta la nascita di Roma Capitale e la costruzione dei primi ospedali, per poi presentare delle schede in cui è analizzato il modo in cui, tramite il web e la comunicazione istituzionale, gli istituti ospedalieri si presentano. Le schede sono precedute da una sorta di passeggiata narrata, che conduce per mano i lettori fornendo elementi di contesto locale e geografico dei quartieri in cui sono collocati gli ospedali.