Persino la terra fremeva d’indignazione quando Dolores Ibárurri prendeva la parola per denunciare i crimini del fascismo in Spagna e in Europa. E i volti degli uomini, delle donne e dei bambini si illuminavano di forza e di speranza non appena Dolores, “la Pasionaria”, dava voce alla virtù degli operai e dei contadini che, in tutto il mondo, ingaggiavano una lotta senza quartiere con i loro sfruttatori. Ma non si può capire la forza e l’importanza di un personaggio come Ibárurri senza conoscere la vita di una delle donne-simbolo della Resistenza europea: nata nel 1895 in una famiglia di minatori, fu sarta e domestica, sostenitrice della rivoluzione sovietica e fondatrice del partito comunista spagnolo. Formidabile organizzatrice di scioperi, si mise alla testa del movimento che ingaggiò una formidabile battaglia contro Francisco Franco e i suoi squadristi mentre, come madre, vide suo figlio versare il proprio sangue combattendo con l’Armata Rossa contro le truppe naziste. C’è tutto questo e molto altro ancora nelle Memorie di una rivoluzionaria scritte da Dolores Ibarurri: un’autobiografia umana e politica di rara intensità che resta un classico imprescindibile del movimento operaio.