Questo non è un romanzo storico, né un trattato di storia. È storia. Mischiata ai dolci artifici delle parole e del mito, come un’amara medicina col miele.
Memorie su Alessandro è come entrare direttamente in un mondo lontano, tenuti per mano dall’autrice consapevole di quanti aspetti quotidiani della storia e della politica antica siano per molti ancora insospettabili. Attraverso l’intreccio di ricordi di uomini e donne che lo conobbero, la storia personale di Alessandro ci conduce alla comprensione del suo mondo con uno stile intimo, umile, teneramente biografico, poggiato sulla base di garantita e rigorosa fedeltà storica. Perché la storia non va giudicata.
Solo i modi per capirla e spiegarla devono essere rivisitati, così come per l’arte e la letteratura. È un dialogo tra anime che potrebbe essere verosimilmente avvenuto, per quel che noi possiamo ancora saperne, duemilatrecento anni dopo.
Questo libro è un modo nuovo di ripercorrere l’esistenza di Alessandro Magno, dalla sua infanzia alla decennale impresa di conquista, dalla Macedonia all’Indo. Perché un uomo volle spingersi ai confini del mondo allora conosciuto?
Quale era l’immaginario famigliare, culturale ed eroico di un re macedone?
Le fonti antiche, si sa, davano per scontato ciò che ai contemporanei era ben chiaro e condiviso e per questo, nella nostra epoca, la fama eterna dei classici e dei grandi personaggi si perpetua più per sentito dire che per reale comprensione.
Le figure emblematiche e universalmente conosciute sono da sempre state soggette a rivisitazioni tendenziose e a luoghi comuni, soprattutto dalla storia e biografia antica, greca e latina, stilisticamente legate ai prodigi e all’encomio.
E se questo è valido per molti personaggi, lo è doppiamente per Alessandro.
La sua breve esistenza fu romanzata già in vita acquisendo dimensioni mitiche e sempre più lontane dalla realtà. Passò alla storia come il Grande. Il lettore avrà gli strumenti per capire da sé il perché di tale appellativo e scoprire in cosa lo fu o se lo fu molto meno.
Memorie su Alessandro è come entrare direttamente in un mondo lontano, tenuti per mano dall’autrice consapevole di quanti aspetti quotidiani della storia e della politica antica siano per molti ancora insospettabili. Attraverso l’intreccio di ricordi di uomini e donne che lo conobbero, la storia personale di Alessandro ci conduce alla comprensione del suo mondo con uno stile intimo, umile, teneramente biografico, poggiato sulla base di garantita e rigorosa fedeltà storica. Perché la storia non va giudicata.
Solo i modi per capirla e spiegarla devono essere rivisitati, così come per l’arte e la letteratura. È un dialogo tra anime che potrebbe essere verosimilmente avvenuto, per quel che noi possiamo ancora saperne, duemilatrecento anni dopo.
Questo libro è un modo nuovo di ripercorrere l’esistenza di Alessandro Magno, dalla sua infanzia alla decennale impresa di conquista, dalla Macedonia all’Indo. Perché un uomo volle spingersi ai confini del mondo allora conosciuto?
Quale era l’immaginario famigliare, culturale ed eroico di un re macedone?
Le fonti antiche, si sa, davano per scontato ciò che ai contemporanei era ben chiaro e condiviso e per questo, nella nostra epoca, la fama eterna dei classici e dei grandi personaggi si perpetua più per sentito dire che per reale comprensione.
Le figure emblematiche e universalmente conosciute sono da sempre state soggette a rivisitazioni tendenziose e a luoghi comuni, soprattutto dalla storia e biografia antica, greca e latina, stilisticamente legate ai prodigi e all’encomio.
E se questo è valido per molti personaggi, lo è doppiamente per Alessandro.
La sua breve esistenza fu romanzata già in vita acquisendo dimensioni mitiche e sempre più lontane dalla realtà. Passò alla storia come il Grande. Il lettore avrà gli strumenti per capire da sé il perché di tale appellativo e scoprire in cosa lo fu o se lo fu molto meno.