Il primo a dare notizia di una lapide sepolcrale bilingue rinvenuta in località Massavetere, a metà strada tra Caggiano e Pertosa, fu l’erudito Alessio Lupo nel 1853. Essa era inserita nel muro di un edificio oggi di proprietà della famiglia Lupo e la cui interpretazione è la seguente, parte in latino, parte in greco:Lucius Manneius Quinti medicus veivos fecit.