“Giulietti è fascista”, mi spiegò mio padre, a cui avevo chiesto di quali tempi parlasse. - “Che c’entra il fascismo con i cinesi?”, chiesi io ingenuamente. E mio padre, che di politica in casa non parlava quasi mai, mi impartì la prima lezione di antifascismo della mia vita. - “Figlio mio, il fascismo c’entra sempre quando si dicono cazzate urlando a squarciagola”. Ci pensai su tre secondi. . . Tre secondi: il tempo necessario per decidere da che parte stare. Di scegliere tra il bene e il male. Di far nascere una bella amicizia tra un bambino italiano e uno cinese.