I miei racconti sono legati dalla LUCE e allo stesso tempo grondano d’inquietudine. Non è possibile? Questo elemento contraddittorio è inammissibile? E intanto è così. Sostengo che meritano di essere letti, dal primo all’ultimo, se non altro per verificare se il mio lavoro è soltanto un complicato frutto di una splendida nevrosi, o se va oltre fino a raggiungere, e quindi emozionare, molte anime femminili (e non solo) in perenne lotta fra il sacro e il profano.