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Le nuove tecnologie digitali non sono affatto un lusso destinato agli abitanti dei paesi più ricchi né un gadget a servizio di un futile intrattenimento: sono piuttosto un bene di prima necessità, in modo particolare per i più poveri, che le utilizzano per soddisfare importanti bisogni primari, tra cui il bisogno, sempre più impellente, di avere a disposizione informazioni e di instaurare comunicazione. Le mappe degli smartphone, le applicazioni di posizionamento globale, i social media, la messaggistica WhatsApp, solo per citarne alcuni, sono diventati strumenti essenziali per portare a…mehr

Produktbeschreibung
Le nuove tecnologie digitali non sono affatto un lusso destinato agli abitanti dei paesi più ricchi né un gadget a servizio di un futile intrattenimento: sono piuttosto un bene di prima necessità, in modo particolare per i più poveri, che le utilizzano per soddisfare importanti bisogni primari, tra cui il bisogno, sempre più impellente, di avere a disposizione informazioni e di instaurare comunicazione. Le mappe degli smartphone, le applicazioni di posizionamento globale, i social media, la messaggistica WhatsApp, solo per citarne alcuni, sono diventati strumenti essenziali per portare a compimento in modo sicuro ed efficace il progetto migratorio. Le reti social, il crowdsourcing, il crowdmapping e i big data stanno apportando significativi cambiamenti nel modo in cui vengono gestite le crisi migratorie. Coloro che lavorano nel mondo dell’informazione e della comunicazione sono chiamati a prenderne consapevolezza e a utilizzare i nuovi media per accompagnare, guidare, sostenere i processi migratori, mentre gli operatori di cooperazione e di accoglienza sono invitati a un profondo ripensamento della loro azione e delle loro strategie.