Emigrare dal proprio paese d’origine è un’esperienza dolorosa ma talvolta necessaria per crescere e per realizzare i propri obiettivi. È la scelta che compie il giovane Aldo, il quale, agli albori degli anni Settanta, lascia l’Italia per emigrare nella Germania dell’Ovest. In un contesto storico, politico, sociale e culturale completamente diverso da quello a cui era abituato, il giovane impara a farsi strada tra lavori saltuari, amicizie, delusioni e ingenuità per scoprire finalmente la propria identità in quanto essere umano. Un romanzo sicuramente interessante e, per certi versi, sempre attuale.