«Ci siamo accorti dell’esistenza di un diritto ad avere diritti […] solo quando sono comparsi milioni di individui che lo avevano perso e non potevano riacquistarlo a causa della nuova organizzazione globale del mondo». Così scriveva nel 1951 Hannah Arendt, riflettendo sulla vicenda dei profughi europei tra le due guerre mondiali e sul diritto di tutti ad avere “un posto nel mondo”. Questa Introduzione al tema delle migrazioni, concepita per un uso didattico in ambito universitario e perciò corredata di alcuni documenti e una bibliografia, intende sollecitare una discussione filosofico-politica attorno all’attualità della preoccupazione arendtiana. Per questa ragione, la prima parte del volume (“Contesti”) muove dallo scenario della “globalizzazione”, per poi concentrarsi sul caso europeo e interrogarsi sul tema della cosiddetta “fortezza Europa”. La seconda parte (“Percorsi”) propone invece due approfondimenti e uno spunto di riflessione. Il primo approfondimento riguarda il tema arendtiano del “diritto di avere diritti”; il secondo, che muove da una lettura di Claude Lévi Strauss, il tema della “cultura” e del suo improprio utilizzo delle prospettive culturaliste e neorazziste emerse di fronte alle nuove migrazioni. Il percorso conclusivo, infine, si sofferma da un lato sull’uso politico della paura e delle retoriche della “sicurezza”, dall’altro sull’uso neorazzista del linguaggio – ossia su temi di particolare rilevanza per chi intende occuparsi di “comunicazione”. Ilaria Possenti insegna Filosofia politica presso l’Università di Verona. Tra le sue pubblicazioni: L’apolide e il paria. Lo straniero nella filosofia di Hannah Arendt (Carocci); Introduzione e cura di W. James, A. Schutz, Le realtà multiple e altri scritti (Ets); Flessibilità. Retoriche e politiche di una condizione contemporanea (ombre corte); Introduzione e cura di H. Arendt, Socrate (Raffaello Cortina). Per Pisa University Press ha pubblicato Attrarre e respingere. Il dispositivo di immigrazione in Europa e curato il volume collettaneo Intercultura, nuovi razzismi e migrazioni.