Nel 1879 Paolo Valera uni i vari reportages che aveva realizzato per alcune riviste in un'unica grande opera dal titolo Milano sconosciuta, che per la crudezza dei suo quadri gli attira un processo per diffamazione. Quest'opera, riscritta piu volte, ha goduto di numerose ristampe, anche in periodo recente. Si tratta di un vivace anche se un po' pruriginoso reportage nei luoghi del ''vizio'' (ma anche della miseria e della disperazione) di Milano. Valera vi denuncia con forza il degrado sociale del sottoproletariato urbano, fornendo al tempo stesso una ''mappa'' di luoghi come bordelli o luoghi d'incontro omosessuale, che solletico l'interesse del grande pubblico.