«Pagine chiuse di un libro donato». Era questo il titolo completo delle pagine di prosa di Mino. Quando, per la prima volta – tanti anni fa – ne sfogliai il dattiloscritto, quel titolo mi fu incomprensibile. Perché «chiuse»? E perché «donato»? Mio fratello aveva una personalità profonda, istintiva, rapida nel cogliere il significato reale di quanto ancora andava nascendo, in sé e negli altri. Amava ripetere una frase (di Baudelaire, credo): «Diffidate del primo impulso, perché è quello migliore!» Dalla prefazione di Tommaso De Chirico, curatore della raccolta. Il libro si compone di tre parti. Le pagine chiuse con racconti e riflessioni sulla vita e sugli uomini. Fratelli minori, parte dedicata agli animali, considerati in certi aspetti alla stregua di noi umani e molto amati dall'autore. Poesie sparse.