Cosa ha spinto gli antichi architetti maltesi a erigere templi la cui pianta richiama le fattezze abbondanti di una donna?
Perché le Tombe dei Giganti in Sardegna hanno la forma di una testa di toro?
Esisteva una volta un culto legato alla Natura e al miracolo della Creazione che ha lasciato numerosissime testimonianze.
Il suo retaggio ha attraversato i millenni grazie alla simbologia, spesso in forme inusuali, e ancora oggi la Dea e il Toro ci sussurrano all’orecchio messaggi che troppo spesso ignoriamo.
Questo è un libro decisamente atipico, in cui si discute non solo di religione ma anche di misteri antichi, arte, natura, buon cibo e altro ancora.
Giancarlo Maria Longhi, ingegnere biomedico, è consulente per attrezzature e tecnologie elettromedicali, si occupa da anni di salute e benessere. Nasce a Milano nel 1977, è innamorato della Sardegna che considera sua vera patria natia. Appassionato da sempre di tematiche misteriche, in questo saggio racconta per la prima volta le sue esperienze di viaggio, divulgando impressioni e ipotesi con rigore scientifico. Collabora con la rivista digitale “Tracce d’eternità” fin dai primi numeri.
Perché le Tombe dei Giganti in Sardegna hanno la forma di una testa di toro?
Esisteva una volta un culto legato alla Natura e al miracolo della Creazione che ha lasciato numerosissime testimonianze.
Il suo retaggio ha attraversato i millenni grazie alla simbologia, spesso in forme inusuali, e ancora oggi la Dea e il Toro ci sussurrano all’orecchio messaggi che troppo spesso ignoriamo.
Questo è un libro decisamente atipico, in cui si discute non solo di religione ma anche di misteri antichi, arte, natura, buon cibo e altro ancora.
Giancarlo Maria Longhi, ingegnere biomedico, è consulente per attrezzature e tecnologie elettromedicali, si occupa da anni di salute e benessere. Nasce a Milano nel 1977, è innamorato della Sardegna che considera sua vera patria natia. Appassionato da sempre di tematiche misteriche, in questo saggio racconta per la prima volta le sue esperienze di viaggio, divulgando impressioni e ipotesi con rigore scientifico. Collabora con la rivista digitale “Tracce d’eternità” fin dai primi numeri.