Apparso per la prima volta sulla rivista “Lychnos” nel 1940, il saggio Mathematische Mystik und mathematische Naturwissenschaft. Betrachtungen zur Entstehungsgeschichte der exakten Wissenschaft denota il mai del tutto assopito interesse di Ernst Cassirer per la scienza esatta e per il suo stile di pensiero. Quest’ultimo deve la sua specificità principalmente al suo essersi faticosamente affrancato da forme più o meno eccentriche di misticismo e magismo rinascimentale. È per l’appunto nel nuovo ideale di “esattezza” rappresentato dalla scienza matematica, che trova applicazione il detto di Niccolò Cusano secondo il quale nihil certi habemus in nostra scientia, nisi nostra mathematicam. Cassirer, nelle sue numerose opere, ha più volte posto l’enfasi sul contributo determinante della matematica per la nascita e per lo sviluppo della scienza moderna, che giustamente il filosofo di Breslavia (ora Wrocław, in Polonia) rinviene, nella sua forma più matura, tanto nella logica sperimentale di Galileo Galilei, come anche in Keplero. Questi ultimi, oggetto di analisi del presente saggio, assurgono al ruolo di fondatori di quel Gedankenstil che tanto ha contribuito allo sviluppo della forma mentis che fu alla base della rivoluzione scientifica moderna.