La sensazionale scoperta, agli inizi del Novecento, della civiltà preistorica di Creta, detta Minoica dal nome del mitico re Minosse, e la contemporanea nascita dell'arte Moderna in Europa, ha condotto molti studiosi a riconoscere analogie tra l'arte minoica e l'Art Nouveau. In questo lavoro si analizzano l'entità e il significato dell'impiego dell'arte minoica nelle produzioni tessili che hanno reso celebre l'artista Mariano Fortuny y Madrazo. I famosi «scialli Knossos», creati da Fortuny a partire dal 1906 nel suo atelier veneziano di Palazzo Pesaro Orfei, attualmente divenuto il Museo Fortuny, presentano motivi decorativi ripresi da decorazioni visibili su vasi e affreschi di noti centri minoici di Creta, quali Knossòs e Festòs, risalenti al II mill. a.C. Comprendere il suo modo di rappresentare e di far rivivere il passato e l'esotico, e nello specifico la civiltà Minoica di Creta, significa penetrare nelle aspettative e nelle esigenze della società europea a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Il richiamo ad una civiltà come quella Minoica, che proprio agli inizi del Novecento viene etichettata dal mondo accademico come una civiltà «moderna», nonché come la prima civiltà «europea» per eccellenza, contribuisce a rendere à la mode gli «scialli Knossos» ad essa ispirati.Ilaria Caloi è assegnista di ricerca in Preistoria Egea presso l'Università Ca' Foscari di Venezia. Dal 2000 conduce ricerche sull'Età del Bronzo a Creta in collaborazione con l'Università Ca' Foscari e sotto l'egida della Scuola Archeologica Italiana di Atene. All'insediamento minoico di Festòs ha dedicato numerosi articoli relativi sia alle produzioni ceramiche, sia all'evoluzione del sito palaziale nel corso del Medio Bronzo. Si è occupata di evidenze funerarie della Creta meridionale, dedicando alla necropoli di Kamilari la sua tesi di dottorato, conseguito presso l'Università degli Studi di Firenze. Dalla scoperta dell'«ispirazione minoica» di Mariano Fortuny si interessa anche della ricezione della cultura minoica nel Novecento.