Quarta silloge firmata Davide Gallo comprendente cinquanta componimenti poetici in cui l’autore conserva inalterato il suo caratteristico stile musical-filastrocchegiante basato su ritmo a rima unica, alternata o assente. Egli osa cimentar sé medesimo nel compito arduo di focalizzare i molteplici contraddittori aspetti dello umano essere tramite profonda analisi introspettiva. Cuore pulsante dell’opera risulta appunto…l’amore, sia esso romantico o passionale, tangibile o platonico, contraccambiato o solitario, raggiungibile o sfuggente, sincero o ingannevole. Non mancan mai ulteriori tematiche universali trattate a soggezione del poeta, tra le varie spiccano: il fanciullino, la guerra, il ricordo dei cari, le maldicenze di paese, la paternità, gli anni compiuti, il fato del guerriero, la divina fede. L’autore s’avvia verso i reconditi frammentati meandri esistenziali dello umano animo circondato dal dubbio ma carico di speme, scavando avidamente nella grezza roccia di superficie che cela la maschera del vero io, giammai in cerca di risposte univoche a quesiti emblematici, bensì del compiuto senso da attribuire alla propria ricerca.