Vincitore del “Belgioioso Giallo” con “Gli Angeli di Rock Castle”, in questa sua seconda opera Artone coniuga magistralmente scienza e fantascienza in una densa ed appassionante vicenda. A Roberto Costa, sedicenne figlio di uno scienziato è stata affidata dal nonno in punto di morte una missione: per portarla a termine deve cercare di ricostruire molti vuoti e misteri della Storia, vivendo da protagonista nei tempi passati in cui viene catapultato, insieme al fratello dodicenne, all'interno di una capsula di concezione avveniristica. Nel contesto delle loro avventurose esperienze in altre epoche, in cui attraversano episodi anche drammatici, come nell’incontro col corsaro Dragut, si inserisce inaspettatamente la presenza tra i terrestri di alieni – provenienti da Nibiru, un mondo lontanissimo nel tempo e nello spazio – anch’essi interessati alla ricerca di un tesoro maledetto, posto nelle viscere di un piccolo monte, detto “Montedoro”. In questo romanzo, ambientato in vari periodi storici nel Golfo di Gaeta, Alfonso Artone prosegue nell’alveo scientifico tracciato dalla sua opera prima, col valore aggiunto di una fantascienza nuova, addirittura verosimile. Anche in questo testo, l’attenzione con cui vengono proposti capitoli ed episodi è rigorosa e documentata, come nelle descrizioni dettagliate ed emozionanti di stralci storici della Seconda Guerra mondiale lungo la Linea Gustav; o nella trattazione delle caratteristiche della radioattività; e ancora, nella esposizione di nozioni astronomiche, coniugate con miti, leggende e cognizioni astrologiche; o infine, con la descrizione di procedimenti storicamente esatti, pur se romanzati, di chimica, alchimia e crittologia. Artone è stato recensito ed apprezzato da diversi critici, giornalisti ed esperti letterari quali ad esempio: Plinio Perilli, Filippo Signore, Crescenzo Fiore, Marcello Rosario Caliman, Giuseppe Mallozzi, Michelangelo Iossa, e “Mondo Senza Tempo – il Segreto del Prescelto”, è subito entrato tra i titoli di fantascienza più venduti sulla rete.