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Walter Marinello vive e lavora a Milano, dove è nato nel 1960.“Quando gli anni passano ma i nodi alla gola rimangono, occorre inventarsi qualcosa per scioglierli.Scrivere è un modo per liberarsi”A Milano, nel 1977, un gruppo di amici diciottenni vive gli anni di piombo con leggerezza, tra la scuola, la politica e le droghe. Mentre una parte del gruppo si perde nei meandri dell’eroina, Edo, Roberto e Daria tra una manifestazione e uno spinello formano un sodalizio che, un passo alla volta, porterà i tre verso azioni più grandi di loro. Lungo il loro percorso incontrano i vari personaggi che in…mehr

Produktbeschreibung
Walter Marinello vive e lavora a Milano, dove è nato nel 1960.“Quando gli anni passano ma i nodi alla gola rimangono, occorre inventarsi qualcosa per scioglierli.Scrivere è un modo per liberarsi”A Milano, nel 1977, un gruppo di amici diciottenni vive gli anni di piombo con leggerezza, tra la scuola, la politica e le droghe. Mentre una parte del gruppo si perde nei meandri dell’eroina, Edo, Roberto e Daria tra una manifestazione e uno spinello formano un sodalizio che, un passo alla volta, porterà i tre verso azioni più grandi di loro. Lungo il loro percorso incontrano i vari personaggi che in quel periodo girano per Milano: i devoti di Krishna con la loro musica; Kociss col suo gruppo di indiani metropolitani; C.T., un vecchio matto che vaga con il suo triciclo e tre cani gridando e scrivendo per terra frasi contro il clero e lo stato; Cicconetti, poco più grande di loro, al quale l’LSD ha bruciato il cervello.Ci sono i luoghi frequentati dal “movimento” (la birreria Stalingrado, l’Idroscalo, il Parco Sempione, il Parco Lambro) e gli avvenimenti che visti oggi sembrano straordinari ma che per i ragazzi dell’epoca erano normalità quotidiana (gli scontri con la polizia, le autoriduzioni, gli agguati ai fascisti, le assemblee, i furti per procurarsi la dose). Una storia di fantasia basata su situazioni e personaggi veramente esistiti. “Se l’ho raccontato come se fosse un film è perché nella mia mente sembra un film, qualcosa che succedeva ad un altro, non a me.”