Musica, scienziato!, opera irriducibile a modelli preesistenti, istituisce un nuovo genere letterario, la scientifantasia, il quale, pur iscritto in una lignée che ha accolto al suo interno eminenti figure quali il funambolico ingegner Gadda e il chimico Levi, si presenta con una fisionomia decisamente inedita. Lo scienziato-scrittore, Voce Narrante dei monologhi, diventa contastorie musicale che affabula con i linguaggi del suo tempo, e la ‘parola scientifica’ finisce per «esorcizzare il male della storia e il peso dell’esistenza fino ad alleggerirli e redimerli, iscrivendoli nell’orizzonte della conoscenza e dell’espressione senza i quali, a volere ricorrere ai versi shakespeariani recitati in chiusura di Revealing Ravel, l’uomo è "adatto a tradimenti, inganni, rapine; / i moti del suo animo sono spenti / come la notte, e i suoi appetiti / sono tenebrosi come l’Erebo"».Luigi Dei insegna chimica all’Università di Firenze e dirige il Dipartimento di Chimica “Ugo Schiff”. Accanto alla sua attività di ricercatore nel campo dei nanomateriali, si dedica ad un ‘secondo mestiere’ scrivendo testi letterari secondo un genere da lui inventato, la scientifantasia, in cui fantasia ed immaginazione sono il motore per la comunicazione della scienza vera, non quella iperbolicamente fantastica della fantascienza.