Perché scrivere un libro sulla morte di Mussolini?
Perché proprio ora?
Con quali metodi di esposizione tratterò quest’argomento?
Partiamo dall’ultima domanda, premetto subito che non è attraverso testimonianze confidenze o indiscrezioni, senza i crismi di una vera e propria deposizione con tanto di responsabilità penali, che a distanza di molto tempo, si può risolvere il mistero della morte di Benito Mussolini e della sua amante, Clara Petacci detta Claretta; e neppure con delle congetture e supposizioni, sia pure suffragate da elementi di riscontro molto interessanti, sono in grado di farlo.
Ma è chiaro che quando tali elementi facciano pensare, nel modo più libero, di poter interpretare fatti non ancora accertati, questo da adito ad arbitri a congetture e perché no, ad azzardi di ipotesi di verità non assolute, diciamo pure, certezze personali.
La "tesi storica" o per meglio dire ufficiale, oramai è letteralmente stata confutata da prove oggettive e di tipo indiziario che indicano, senza ombra di dubbio alcuno che Mussolini non venne fucilato alle 16,10 davanti villa Belmonte, ma precedentemente da qualche altra parte ed è da qui che inizia la congettura che potrebbe indurre a riflettere su come andarono realmente i fatti di una vicenda che ci appartiene e che dovrebbe farci, quanto mai, riflettere non tanto sulla morte di due persone che già di per se è un fatto importantissimo, ma sulla possibile sovrastruttura occulta che vi è stata – secondo me – dietro tale operazione.
Purtroppo non possiamo esattamente sapere, con quali modalità e da parte di chi venne ucciso Mussolini, perché infatti allo stato attuale si potrebbe arrivare, in tal senso ad una eventuale verità per così dire, processuale, fatta cioè di elementi indiziari e seppur concretamente valutati, credo in questa vicenda, non con i crismi della verità assoluta. In pratica la sola che ci resta quindi.
Per quanto riguarda il perché scrivere un libro del genere è molto semplice, leggo molti libri storici, vedo tantissimi documentari sul genere e soprattutto mi appassionano molto i casi irrisolti o comunque poco chiari; non so ancora come andrà la stesura ed il risultato di questa mia indagine e narrazione degli eventi oggetto dell’attenzione del libro, ma credo di trattare a breve altri casi simili, primo fra tutto, la morte di J.F. Kennedy, la morte di Hitler il caso Moro e Ustica.
Sarà un mio punto di vista sulla vicenda, legata a questi casi che vi offro dopo aver esaminato attentamente il materiale che sono riuscito a consultare.
Altra domanda, con quali metodi di esposizione tratterò quest’argomento?
Non lo so, scriverò pensando di parlare di questo fatto ad un amico.
Perché proprio ora?
Con quali metodi di esposizione tratterò quest’argomento?
Partiamo dall’ultima domanda, premetto subito che non è attraverso testimonianze confidenze o indiscrezioni, senza i crismi di una vera e propria deposizione con tanto di responsabilità penali, che a distanza di molto tempo, si può risolvere il mistero della morte di Benito Mussolini e della sua amante, Clara Petacci detta Claretta; e neppure con delle congetture e supposizioni, sia pure suffragate da elementi di riscontro molto interessanti, sono in grado di farlo.
Ma è chiaro che quando tali elementi facciano pensare, nel modo più libero, di poter interpretare fatti non ancora accertati, questo da adito ad arbitri a congetture e perché no, ad azzardi di ipotesi di verità non assolute, diciamo pure, certezze personali.
La "tesi storica" o per meglio dire ufficiale, oramai è letteralmente stata confutata da prove oggettive e di tipo indiziario che indicano, senza ombra di dubbio alcuno che Mussolini non venne fucilato alle 16,10 davanti villa Belmonte, ma precedentemente da qualche altra parte ed è da qui che inizia la congettura che potrebbe indurre a riflettere su come andarono realmente i fatti di una vicenda che ci appartiene e che dovrebbe farci, quanto mai, riflettere non tanto sulla morte di due persone che già di per se è un fatto importantissimo, ma sulla possibile sovrastruttura occulta che vi è stata – secondo me – dietro tale operazione.
Purtroppo non possiamo esattamente sapere, con quali modalità e da parte di chi venne ucciso Mussolini, perché infatti allo stato attuale si potrebbe arrivare, in tal senso ad una eventuale verità per così dire, processuale, fatta cioè di elementi indiziari e seppur concretamente valutati, credo in questa vicenda, non con i crismi della verità assoluta. In pratica la sola che ci resta quindi.
Per quanto riguarda il perché scrivere un libro del genere è molto semplice, leggo molti libri storici, vedo tantissimi documentari sul genere e soprattutto mi appassionano molto i casi irrisolti o comunque poco chiari; non so ancora come andrà la stesura ed il risultato di questa mia indagine e narrazione degli eventi oggetto dell’attenzione del libro, ma credo di trattare a breve altri casi simili, primo fra tutto, la morte di J.F. Kennedy, la morte di Hitler il caso Moro e Ustica.
Sarà un mio punto di vista sulla vicenda, legata a questi casi che vi offro dopo aver esaminato attentamente il materiale che sono riuscito a consultare.
Altra domanda, con quali metodi di esposizione tratterò quest’argomento?
Non lo so, scriverò pensando di parlare di questo fatto ad un amico.