Giovanni Pascoli nasce a San Mauro di Romagna il 31 dicembre 1855. Poeta fine e ricercato con la sua produzione riesce ad abbracciare positivismo e decadentismo. Partendo dalla tradizione rappresentata da Giosuè Carducci approda alle tematiche decadenti in voga tra fine Ottocento e inizio Novecento. Myricae, ossia le umili tamerici, è la prima vera e propria raccolta di poesie composta da Pascoli. Fin dal titolo, evidente citazione di Virgilio, Pascoli decide di rifarsi al modello delle Bucoliche proponendo infatti "quadretti" di vita campestre. La raccolta nella sua versione definitiva comprende 156 liriche. I componimenti sono dedicati al ciclo delle stagioni, al lavoro dei campi e alla vita contadina. Tramite una lettura profonda dei versi del poeta si comprende come dal particolare egli passi a una visione universale dell'esistenza umana. Muore a Bologna il 6 aprile 1912.