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Ci controllano? Ci manipolano? Scie chimiche? Big Pharma? Nuovo Ordine Mondiale? Il complottismo è tornato in auge negli ultimi anni tra guerre e pandemie, sia nel quotidiano delle discussioni tra parenti che nelle cronache politiche. Il saggio analizza il complottismo in modo originale, partendo dal fallimento del dibattito odierno, troppo ancorato a una definizione liberale di teoria del complotto e all’idea che si possa risolvere il problema in maniera superficiale e individuale con gli strumenti della rieducazione cognitiva e del fact-checking. Questo libro cerca invece le cause del…mehr

Produktbeschreibung
Ci controllano? Ci manipolano? Scie chimiche? Big Pharma? Nuovo Ordine Mondiale? Il complottismo è tornato in auge negli ultimi anni tra guerre e pandemie, sia nel quotidiano delle discussioni tra parenti che nelle cronache politiche. Il saggio analizza il complottismo in modo originale, partendo dal fallimento del dibattito odierno, troppo ancorato a una definizione liberale di teoria del complotto e all’idea che si possa risolvere il problema in maniera superficiale e individuale con gli strumenti della rieducazione cognitiva e del fact-checking. Questo libro cerca invece le cause del complottismo non tanto e non solo nella mente degli esseri umani, ma nelle caratteristiche del potere della governance, della società neoliberale e nelle paure che l’uomo post-moderno deve affrontare. Analizzando i più importanti topoi della mitologia complottista, svela come i poteri oscuri e segreti raccontati nelle fantasie complottiste non siano altro che l’immagine deformata della coscienza di classe dominante. Il complottismo, in un’epoca di «apocalisse culturale» e di «fine della Storia», permette di dare una spiegazione alle forze invisibili che animano il capitalismo tecnocratico e la mondializzazione. Questo saggio fornisce a tutti uno strumento per decodificare le teorie del complotto come rivendicazioni politiche diversive, funzionali al mantenimento del potere, poiché nascondono conflitti sociali reali e paure antropologiche. Capiamo così che questo fenomeno partecipa da un lato al movimento di egemonizzazione ideologica neoliberale che discredita come ‘complottista’ qualsiasi critica; dall’altro al risorgere del movimento reazionario delle destre mondiali, che offre al risentimento e all’impotenza politica dei cittadini, narrazioni diversive che permettano di superare le crisi del capitalismo senza metterlo in discussione.