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La teoria quantistica, attraverso il suo sviluppo empirico e sperimentale, ha dimostrato che la dinamica ottico - gravitazionale in natura si manifesta sempre “istantanea”. I fenomeni EPR, di Entanglement, e la sperimentazione del fenomeno di “interferenza della luce”, sono la dimostrazione sperimentale della natura “istantanea” della dinamica ottico - gravitazionale. La comunità scientifica, pur consapevole dell’importanza della realtà fisica emersa in detti fenomeni, continua a “disquisire” senza affrontare il nodo del problema, che è un “nodo gordiano”. Questo atteggiamento di sudditanza…mehr

Produktbeschreibung
La teoria quantistica, attraverso il suo sviluppo empirico e sperimentale, ha dimostrato che la dinamica ottico - gravitazionale in natura si manifesta sempre “istantanea”. I fenomeni EPR, di Entanglement, e la sperimentazione del fenomeno di “interferenza della luce”, sono la dimostrazione sperimentale della natura “istantanea” della dinamica ottico - gravitazionale. La comunità scientifica, pur consapevole dell’importanza della realtà fisica emersa in detti fenomeni, continua a “disquisire” senza affrontare il nodo del problema, che è un “nodo gordiano”. Questo atteggiamento di sudditanza reverenziale nei confronti della teoria della relatività costringe le attuali teorie fisiche, astrofisiche, cosmologiche, a restare impantanate in un “bivio epistemologico”. Infatti, se per “Informazione” si deve intendere il tempo con cui la dinamica ottico gravitazionale si trasmette nello spazio, la comunità scientifica deve prendere atto che le due teorie fisiche attualmente dominanti - relatività e quantistica - sono in netta ed insanabile contraddizione. Questo libro si propone di portare all’attenzione del lettore gli elementi dimostrativi capaci di superare l’attuale situazione di stallo paradigmatico in cui si trova l’attuale teoria fisica. In una breve Appendice, prima di introdurre i manoscritti di Giuseppe Gentile (1889-1961), intitolati “Abbozzi di Meccanica della luce”, dimostro che la lunghezza d’onda del quanto di Planck rappresenta l’orbitale equipotenziale ottico gravitazionale del “centro di forza”. Questo dato sperimentale comporta che tutte le particelle operanti nel “centro di forza” si relazionano attraverso le leggi della fisica classica. In questo modo la nuova teoria quantistica diventa ontologicamente coniugabile con la fisica classica. Questa mia breve Appendice si propone di focalizzare l’attenzione del lettore e, spero, della comunità scientifica sui contenuti dei manoscritti di Giuseppe Gentile, perché ritengo che essi, nella loro lineare semplicità espositiva, dimostrano la reale natura della dinamica ottico gravitazionale e quindi la sua “istantaneità”. Ritengo che i manoscritti di Giuseppe Gentile siano portatori di una “nuova teoria” della “Meccanica della luce”, in grado di dimostrare che ogni fenomeno luminoso si manifesta sempre di natura ottico - gravitazionale, quindi “istantaneo”. Infatti, all’interno del Capitolo XIII, attraverso una dettagliata dimostrazione del funzionamento fisiologico dell’occhio, egli dimostra che in natura l’occhio nasce perché esiste la luce e funziona in relazione alla reale natura “istantanea” della dinamica della luce. Dimostra che l’occhio, in relazione alla natura ottico gravitazionale della luce, è costituito da un meccanismo diottrico composto di lenti risultanti prive di centro ottico e da un sofisticato meccanismo catottrico, la retina, sulla quale l’immagine si forma dritta e non rovescia come attualmente si sostiene. Egli fornisce gli elementi per la costruzione del così detto occhio bionico.