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La scena si svolge su campi di battaglia della Prima guerra mondiale. Un giovane, dapprima entusiasta del confronto armato, si ritrova poi, direttamente e indirettamente, a conoscenza della vera brutalità dl conflitto e lo condanna, condannando se stesso alle conseguenze di una superficialità di cui non si credeva capace. Pur con questo gravame nella coscienza, porterà a termine il suo dovere di soldato. È un soldato di buone letture, si è infiammato di fronte agli appelli dei Futuristi, sa dell’interventismo di Apollinaire, si accoda ai vari giovani che stravedono per D’Annunzio, fuga i dubbi della sua adesione rileggendo addirittura Hegel, laddove il filosofo tedesco esalta la battaglia che giustifica con la necessità naturale della prevalenza dell’uomo forte. La mente del protagonista è anche condizionata da Darwin, mal compreso, ma quella mal comprensione saltante per l’adombramento di una legge naturale che vuole la lotta fra gli elementi e gli individui dalla quale scaturisce il progresso.