L’ira, uno dei sette vizi capitali, quando riesce a penetrare e occupare la psiche dell’uomo e coniugarsi con l’odio, il peggiore dei sentimenti, spesso crea un connubio ossessivo che se non frenata, ed è molto difficile in tante persone fragili e confuse, sfocia nella violenza, nell’irreparabile.
Da sempre ira e odio sono riusciti a congiungersi generando tragedie: da Caino a Bruto, da Caligola ad Attila, da Ivan detto il “terribile” a Tamerlano, talmente intriso di pazzia e odio che si narra facesse decapitare i suoi avversari e con le teste far erigere piramidi alte sino a cinque metri. Purtroppo, la lunga lista di questi pazzoidi megalomani giunge a tempi a noi vicini, anche odierni, e non avrà fine perché la cattiveria quando s’incastra con la follia è come un fiume in piena: travolge.
Sfogliando brevemente i ricordi storici, spaziamo dalle ultime guerre mondiali ai dittatori odierni che, pur di dar sfogo ai loro insani progetti, continuano a disseminare fame, miserie, povertà, soprusi, lutti e anche stermini.
L’infame “matrimonio” tra ira e odio, da Adamo ed Eva in poi, si celebra ogni giorno e coinvolge tutte le età, sessi, classi: dalla plebe alla nobiltà, dal proletario al borghese, dal senza tetto al capitalista; dal giovane all’adulto, dalla ragazzina alla matura signora.
Il romanzo Nel labirinto di Nando snocciola una serie di eventi che possono riguardare tutti; l’importante, nella vita, è non essere impulsivi e prima di prendere una decisione pensare alle conseguenze.
Da sempre ira e odio sono riusciti a congiungersi generando tragedie: da Caino a Bruto, da Caligola ad Attila, da Ivan detto il “terribile” a Tamerlano, talmente intriso di pazzia e odio che si narra facesse decapitare i suoi avversari e con le teste far erigere piramidi alte sino a cinque metri. Purtroppo, la lunga lista di questi pazzoidi megalomani giunge a tempi a noi vicini, anche odierni, e non avrà fine perché la cattiveria quando s’incastra con la follia è come un fiume in piena: travolge.
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L’infame “matrimonio” tra ira e odio, da Adamo ed Eva in poi, si celebra ogni giorno e coinvolge tutte le età, sessi, classi: dalla plebe alla nobiltà, dal proletario al borghese, dal senza tetto al capitalista; dal giovane all’adulto, dalla ragazzina alla matura signora.
Il romanzo Nel labirinto di Nando snocciola una serie di eventi che possono riguardare tutti; l’importante, nella vita, è non essere impulsivi e prima di prendere una decisione pensare alle conseguenze.