Tra le grandi invenzioni dalle quali l’umanità ha tratto prosperità e benessere, il libero mercato ha senz’altro avuto un ruolo di primo piano, favorendo intraprendenza, creatività e spirito di competizione e generando innovazione e crescita. Al tempo stesso, tuttavia, il capitalismo, assecondando lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali, la sempre crescente disuguaglianza e la scarsa attenzione per i diritti e la dignità delle persone, sembra aver portato il pianeta sull’orlo di una crisi ecologica e planetaria che rischia di essere irreversibile. Come siamo arrivati a questo punto? Come possiamo evitare un disastro che molti osservatori giudicano imminente? Secondo Rebecca Henderson il problema non è il mercato, ma il mercato senza controllo, l’idea che si possa fare a meno di politiche e azioni intraprese sulla base di un impegno morale e sociale condiviso per il bene dell’intera società. Abbiamo bisogno di un sistema politico ed economico profondamente riformato che punti alla creazione di valore per tutti, indirizzando il capitale verso aziende etiche e innovative, concentrandosi sui fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) e promuovendo tra governo e imprese una cooperazione che porti a filiere più eque e sostenibili che non mettano fuori mercato le aziende virtuose. È necessario e urgente che istituzioni, imprese e semplici cittadini lavorino fin da subito insieme per la costruzione di un futuro più responsabile.