Il racconto dei primi secoli della cristianità, proprio mentre nasce la nostra musica, vede protagonisti: i Padri della Chiesa e il loro pensiero sulla musica; gli anonimi monaci che nel corso dei secoli han dato forma e conservato l’inestimabile repertorio del canto gregoriano, e che nel contempo hanno inventato e praticato le prime forme musicali profane; le prime manifestazioni di un nuovo modo di far musica, destinato ad un clamoroso futuro, la polifonia; i dotti teorici che costruiscono complessi sistemi per cercare di dominare l’immenso regno dei suoni. Sono momenti fondamentali, che influenzeranno il corso della storia della musica, fino ai giorni nostri, e fino al nostro stesso moderno pensiero musicale. Si tratta proprio di un racconto, che certo non disdegna di soffermarsi nell’analisi di alcuni brani di quel lontano passato, ma che procede avendo cura di osservare all’opera i musicisti, la musica e il contesto in cui nasce e cresce. Il libro può essere gustato dagli addetti ai lavori, ma risulterà gradevole (o addirittura utile…) senza difficoltà anche a chi musicista propriamente non è.