Si racconta che le streghe di tutta Europa, di notte, volando a cavalcioni di un caprone raggiungessero il mitico noce di Benevento. In questo luogo di perdizione frequentavano lussuriosi festini durante i quali quelle inquietanti figure danzavano, banchettavano e poi si concedevano infine a Satana.
L’autore, Alessandro Norsa, antropologo, accompagnato da persone del luogo, ripercorre quel tratto della valle del fiume Sabato in cui si diceva sorgesse il famoso albero, cercando di comprendere i motivi per i quali nacquero e si diffusero quelle leggende.
Il libro è costituito da quattro capitoli nei quali si evidenzia quella confusione che nel tempo si è generata tra i miti e i riti della “vecchia religione”, mescolati con superstizioni nate con l’avvento del cristianesimo. Lo stile è accademico ma scorrevole. L’edizione ricalca lo stile dei libri antichi con capilettera miniati e chiudi pagina istoriati perché, nell’intento dell’autore, ricalcandone lo stile editoriale, questo lavoro vuole essere una risposta antropologica a quel Pietro Piperno che nel 1640 scrisse un “Tratto historico” sulla “superstiziosa noce di Benevento” che rese ancor più celebri, pieni di magia e mistero questi luoghi.
L’autore, Alessandro Norsa, antropologo, accompagnato da persone del luogo, ripercorre quel tratto della valle del fiume Sabato in cui si diceva sorgesse il famoso albero, cercando di comprendere i motivi per i quali nacquero e si diffusero quelle leggende.
Il libro è costituito da quattro capitoli nei quali si evidenzia quella confusione che nel tempo si è generata tra i miti e i riti della “vecchia religione”, mescolati con superstizioni nate con l’avvento del cristianesimo. Lo stile è accademico ma scorrevole. L’edizione ricalca lo stile dei libri antichi con capilettera miniati e chiudi pagina istoriati perché, nell’intento dell’autore, ricalcandone lo stile editoriale, questo lavoro vuole essere una risposta antropologica a quel Pietro Piperno che nel 1640 scrisse un “Tratto historico” sulla “superstiziosa noce di Benevento” che rese ancor più celebri, pieni di magia e mistero questi luoghi.