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Gli originali dei documenti pubblicati in questo volume sono conservati presso l’Archivio di Stato di Alessandria e sono stati rogati dal notaio Giulio Domenico Calvi di Sant’Agata (ora in provincia di Alessandria). Gli atti furono rogati dal 1773 al 1795.La maggior parte degli atti pubblicati in questo volume (81) sono stati rogati a Sant’Agata nello studio del notaio, o presso abitazioni private; per la stesura dei restanti (19) il notaio si è recato in paesi vicini, salvo quattro casi in cui si è recato in luoghi più distanti (Tortona, Oliva, Pozzolo Formigaro, Bettole di Villalvernia).Nei…mehr

Produktbeschreibung
Gli originali dei documenti pubblicati in questo volume sono conservati presso l’Archivio di Stato di Alessandria e sono stati rogati dal notaio Giulio Domenico Calvi di Sant’Agata (ora in provincia di Alessandria). Gli atti furono rogati dal 1773 al 1795.La maggior parte degli atti pubblicati in questo volume (81) sono stati rogati a Sant’Agata nello studio del notaio, o presso abitazioni private; per la stesura dei restanti (19) il notaio si è recato in paesi vicini, salvo quattro casi in cui si è recato in luoghi più distanti (Tortona, Oliva, Pozzolo Formigaro, Bettole di Villalvernia).Nei documenti, quando si tratta di terreni, si fa riferimento ai numeri di mappa delle varie particelle, derivanti dal catasto voluto da Carlo VI d’Asburgo (detto anche catasto teresiano) che era stato realizzato tra il 1722 e il 1723, quando questo territorio faceva ancora parte del ducato di Milano. Le particelle di terreno su cui sono situati i fabbricati, invece, non hanno numero di mappa e sono indicate solo con l’elenco delle parti confinanti. Per le unità di misura di peso e di volume si usano in genere le misure tortonesi, perché in quel periodo non era ancora stato introdotto il sistema metrico decimale. Negli atti, oltre al luogo ed alla data, è indicata anche l’ora della stipulazione. Occorre tenere presente che la misurazione del tempo era fatta utilizzando l’ora italica, l’ora francese (che è quella che usiamo attualmente) subentrerà in tempi successivi e, almeno nell’uso popolare, con una certa difficoltà.Dovendo per necessità fare una ristretta selezione degli atti da inserire nel presente volume, l’Autore ha scelto solo un piccolo numero di atti di vendita, privilegiando invece altri tipi di atti che sembra aiutino a capire meglio le condizioni sociali degli abitanti della zona in quegli anni.I testamenti e le costituzioni di doti costituiscono il maggior numero di atti pubblicati, seguiti dai contratti di censo e dalle procure. Nei testamenti sono singolari i legati, le disposizioni relative al funerale ed alle celebrazioni di messe in suffragio del testatore; nelle costituzioni di doti, oltre al corredo nuziale, che varia secondo le condizioni economiche della famiglia della sposa, si hanno pochi casi in cui è istituita una importante somma di denaro, contrapposti alla maggior parte degli altri in cui la somma di denaro è moderata e spesso pagata in rate annuali, segno della oggettiva scarsità di denaro e della difficoltà per le famiglie non agiate di dotare convenientemente le figlie.In alcuni atti si ha la conferma che a Carezzano (capitale del Vescovato e sede del vicario temporale fino all’occupazione spagnola) in quegli anni era ancora esistente il tribunale vescovile, che emetteva sentenze civili e penali.