Tre racconti, tre sentieri per avventurarsi nel cuore di quella "terra di mezzo", che può spaventare o affascinare, accogliere o respingere, dare conforto o scatenare gli incubi più cupi. C'è un'unica certezza: in quanto "terra di mezzo" non può essere frequentata a tempo indeterminato. Prima o poi la scelta va compiuta: si sta dentro o fuori. Canepa ci accompagna, novello Virgilio di dantesca memoria, durante questa discesa (o ascesa) verso i territori dell'Altrove, dove i suoi personaggi vivono le loro vite, affrontano prove e prendono decisioni, talvolta dolorose. La sua scrittura a tratti veloce e sincopata, a tratti sinfonica, riesce a scandire con efficacia i ritmi di un'azione sempre sospesa fra il dubbio, la ragione e la spiritualità.