In verita’, tutte le cose piccole sono belle” - scriveva Sei Shanagon...
...e forse la mia predisposizione alla semplicita’ e al minimalismo, mi porta ad apprezzare lo stile di poesia giapponese conosciuta come: Haiku.
Solo tre versi, senza titolo, strutturati in
5-7-5 sillabe, danno vita ad una lirica emozionale, all’interno della quale non c’e’ spazio per fronzoli lessicali.
Il Poeta Roberto Pellegrini, grande appassionato di questo genere, e’ alla sua seconda pubblicazione completamente dedicata a questa forma poetica; la prima raccolta “Amore e Vento – 111 Haiku – tra Amore e Passione” vedeva la luce proprio circa un anno fa.
La sua grande capacita’ di sintesi di pensiero e di osservazione, lo conduce a trasformare ogni emozione in una vera e propria rappresentazione tangibile di un’emozione dell’anima, fermata in un’immagine, accompagnando il lettore verso qualcosa di veramente carico di suggestioni.
Come descriveva Matsuo Basho’: “Bisogna dar parola alla luce nella quale s’intravvede qualcosa prima che scompaia dalla mente”.
L’haiku non ha tempo, e’ istante presente e, seppur dovendo rispettare la rigidita’ della struttura poetica, l’Autore, riesce a creare un vero e proprio reportage emozionale, osservando la natura e dando vita a dei veri e propri fotogrammi.
Tenendo in considerazione che, la poesia nipponica non si basa su sillabe, ma su “onji”, identificabili nei segni grafici giapponesi utilizzati basati su regole di sillabazione che non coincidono certo con quelle occidentali, leggendo questa raccolta, dove e’ stata applicata la figura metrica della sinalefe, sono sempre piu’ convinta che sia possibile raggiungere l’obiettivo di trasmettere emozioni, anche scrivendo in una lingua si’ tanto distante da quella giapponese.
Anche questa volta, l’impulso creativo che sale dal cuore sino alla mente e da li’ alla penna di Roberto Pellegrini, appare evidente e traspare in modo avvincente la sua capacita’ di cristallizzare le emozioni, fornendo al lettore spunti di riflessione.
...e forse la mia predisposizione alla semplicita’ e al minimalismo, mi porta ad apprezzare lo stile di poesia giapponese conosciuta come: Haiku.
Solo tre versi, senza titolo, strutturati in
5-7-5 sillabe, danno vita ad una lirica emozionale, all’interno della quale non c’e’ spazio per fronzoli lessicali.
Il Poeta Roberto Pellegrini, grande appassionato di questo genere, e’ alla sua seconda pubblicazione completamente dedicata a questa forma poetica; la prima raccolta “Amore e Vento – 111 Haiku – tra Amore e Passione” vedeva la luce proprio circa un anno fa.
La sua grande capacita’ di sintesi di pensiero e di osservazione, lo conduce a trasformare ogni emozione in una vera e propria rappresentazione tangibile di un’emozione dell’anima, fermata in un’immagine, accompagnando il lettore verso qualcosa di veramente carico di suggestioni.
Come descriveva Matsuo Basho’: “Bisogna dar parola alla luce nella quale s’intravvede qualcosa prima che scompaia dalla mente”.
L’haiku non ha tempo, e’ istante presente e, seppur dovendo rispettare la rigidita’ della struttura poetica, l’Autore, riesce a creare un vero e proprio reportage emozionale, osservando la natura e dando vita a dei veri e propri fotogrammi.
Tenendo in considerazione che, la poesia nipponica non si basa su sillabe, ma su “onji”, identificabili nei segni grafici giapponesi utilizzati basati su regole di sillabazione che non coincidono certo con quelle occidentali, leggendo questa raccolta, dove e’ stata applicata la figura metrica della sinalefe, sono sempre piu’ convinta che sia possibile raggiungere l’obiettivo di trasmettere emozioni, anche scrivendo in una lingua si’ tanto distante da quella giapponese.
Anche questa volta, l’impulso creativo che sale dal cuore sino alla mente e da li’ alla penna di Roberto Pellegrini, appare evidente e traspare in modo avvincente la sua capacita’ di cristallizzare le emozioni, fornendo al lettore spunti di riflessione.