"Nella stanza misteriosa" è un brevissimo racconto di Frances Hodgson Burnett pubblicato per la prima volta nel 1904 e finora inedito in lingua italiana. La narrazione ruota attorno alla figura di una bambina, Judith, la quale cresce in una periferia popolata da operai e vive in un appartamento stretto e angusto assieme ai suoi genitori. A seguito di un'offerta ricevuta dal datore di lavoro, il padre della bambina - un addetto della Ferrovia cittadina - invita tutta la sua famiglia a trasferirsi fuori città, dove la moglie avrà il compito di fare da custode a una residenza abbandonata di tutta fretta e senza alcun preavviso dai benestanti proprietari. Durante la permanenza nella villa, Judith farà la conoscenza di una ragazzina molto particolare, la quale diventerà la sua abituale compagna di giochi e con la quale tesserà nei giorni un'amicizia profonda, contraddistinta da intimità, purezza di intenti e reciproco desiderio di stare insieme. Il personaggio di Judith ha notevoli somiglianze e punti di contatto con la protagonista di un altro scritto poco conosciuto della Burnett, "Le anime bianche". Judith infatti, proprio come Ysobel, ha un temperamento mite e silenzioso e vive in una condizione di isolamento e solitudine. Questo favorisce lo sviluppo nelle due fanciulle di una spiccata sensibilità, una peculiarità caratteriale che permette loro di “vedere oltre le cose” e di “ascoltare” messaggi e voci silenziose che la gente comune non sa cogliere. Attraverso questi racconti, l'autrice anglosassone intende condurre il lettore lungo un sentiero misterioso, affrontando - con la delicatezza e la profondità che le sono proprie - temi di spessore quali la morte e ciò che attende l'uomo all'abbandono della dimensione terrena. Due racconti, dunque, brevi ma carichi di saggezza, in cui si la prosa elegante si accompagna a un linguaggio d’altri tempi, complesso ed enigmatico, ma non per questo meno affascinante. Alla fine de "Nella stanza misteriosa" è presente la sinossi del romanzo breve "Le anime bianche" e, in anteprima, il primo capitolo.