Pasquale è una brava persona e, secondo lui, tutte le brave persone sono comuniste. Il fascismo lo prende di mira. Umiliato, arrestato, condannato, neanche il carcere di Castelfranco Emilia riesce a spezzare la sua ostinata resistenza e a trasformarlo in una marionetta del regime. Disgustato dagli orrori della grande guerra, il ragazzo del '99 resta immune al fascino retorico esercitato dai continui richiami ai valori eroici del passato. La storia di un uomo è incompleta senza raccontare la sua famiglia. Moglie e figli scontano una sofferenza parallela. Tormentati dalla fame non riescono, e non provano nemmeno più, a dissimulare la povertà. Finalmente riuniti - rinfrancati dalla fine del fascismo e della seconda guerra mondiale - ritrovano un minimo di benessere e serenità. I dolorosi ricordi di tre invidiabili novantenni e l'amaro contenuto di un fascicolo del Casellario Politico Centrale, riscattano dall'oblio la figura di un pacifico sovversivo della terra dei fuochi.