Monica è un'insegnante insoddisfatta della sua vita, con un marito sempre fuori per lavoro e un figlio lontano all'università. Un giorno incontra fuori la scuola il padre di una sua alunna. Lui la invita prima al bar e poi a casa sua, a Sirmione, dove i due vengono travolti dalla passione. La mattina dopo inizia l'incubo per lei: stordita, si ritrova legata in un bunker, con un monitor che proietta le scene del suo adulterio e una voce dall'alto che commenta sarcastica le sue azioni. Vede poi a suo fianco un uomo legato su una poltrona: è suo marito Arturo, che assiste incredulo ai video del tradimento della moglie e inveisce contro di lei. Dall'alto scende poi un altro schermo che proietta le immagini delle frequenti scappatelle di Arturo con altre donne durante i suoi viaggi fuori. La voce dall'alto pone fine ai battibecchi tra i coniugi con una specie di gioco: verrà liberato chi riuscirà a capire il momento in cui ha dato una svolta negativa alla propria vita. Inizia così un lungo percorso spirituale in cui i protagonisti vengono messi di fronte a errori e colpe del loro passato che, sia pur rimossi dalla mente, hanno lasciato profondi strascichi nelle loro vite e in quelle degli altri. "Solo quando avremo il pieno controllo delle nostre azioni e dei nostri pensieri, potremo definirci luce. E riusciremo forse a infondere la luce sugli altri bisognosi di aiuto. In un infinito percorso ciclico in cui nessuno può sentirsi luce assoluta e nessuno può sentirsi ombra per sempre. Da ombra abbiamo bisogno della luce e da luce abbiamo bisogno delle ombre..."