Heyse, premio Nobel per la letteratura (1910), dà corpo, in questo breve romanzo lirico – storia dell’incontro di due anime affini: la diciassettenne figlia del popolo ed il giovane ma infelice di nobile famiglia – alla Nerina delle Ricordanze, e la rende, da fantasma di sogno, com’è nel poeta recanatese, “una Nerina propria e vera, che gustava le poesie di Leopardi, e comprendeva lui ed era compresa da lui”