Il volume Niccolò Tartaglia nella storia nasce in occasione del V centenario del ferimento del grande matematico, padre dell’omonimo triangolo. «Il cognome di Tartaglia sarebbe stato poi da lui stesso scelto e assunto a ricordo – e un po’ certo come rivalsa – rispetto alle ferite subite alla testa e alle labbra, che provocarono una sua difficoltà di eloquio; un tragico evento accaduto durante il cosiddetto “Sacco di Brescia” e che viene ricordato da una lapide (dettata da Giuseppe Gallia, allora Segretario dell’Ateneo di Brescia) collocata nel 1878 accanto al portale d’ingresso del Duomo Vecchio o Rotonda di Brescia. Come si sa quel fatto porta la data del 19 e 20 febbraio 1512, allorché Brescia venne saccheggiata dai soldati francesi.» Nel volume di Luigi Pizzamiglio la figura di Niccolò Tartaglia diventa uno strumento per indagare il metodo di lavoro storiografico: la vita del matematico emerge dallo studio delle fonti dirette e indirette a lui collegate. Il volume si compone pertanto di due sezioni distinte: una rassegna puntuale sulla bibliografia relativa a Tartaglia e alle sue opere e un’antologia di testi proveniente dalla diretta produzione del matematico al fine di fornire una duplice chiave di lettura, ovvero Niccolò Tartaglia nella storiografia e nella storia.