“Quando mi chiedono dove lavoro è facile. Quando mi chiedono di cosa mi occupo l’affare si complica. Sia che la domanda arrivi da un professionista, sia che giunga dalla cerchia amicale. Peggio da quella parentale.”
Mettendo a disposizione la sua esperienza professionale e umana, l’autrice con competenza, consapevolezza ed ironia, ci narra di un mestiere complicato, quello della gestione delle risorse umane, o meglio dell’HR manager (Human Resources manager), dove è necessario avere le spalle larghe, un formidabile intuito e soprattutto praticare il coraggio, l’etica e non per ultima l’allegria. Attraverso un linguaggio colloquiale, diretto, ne viene fuori un racconto appassionato sulla vita aziendale, si susseguono le storie alle riflessioni e alle disamine su un mestiere che richiede un grande impegno ma anche una grande responsabilità.
L’autrice ha lavorato trent’anni nel mondo delle risorse umane, ricoprendo vari ruoli, all’interno di complesse aziende italiane.
Mettendo a disposizione la sua esperienza professionale e umana, l’autrice con competenza, consapevolezza ed ironia, ci narra di un mestiere complicato, quello della gestione delle risorse umane, o meglio dell’HR manager (Human Resources manager), dove è necessario avere le spalle larghe, un formidabile intuito e soprattutto praticare il coraggio, l’etica e non per ultima l’allegria. Attraverso un linguaggio colloquiale, diretto, ne viene fuori un racconto appassionato sulla vita aziendale, si susseguono le storie alle riflessioni e alle disamine su un mestiere che richiede un grande impegno ma anche una grande responsabilità.
L’autrice ha lavorato trent’anni nel mondo delle risorse umane, ricoprendo vari ruoli, all’interno di complesse aziende italiane.