Cosa accadrebbe se un inventore, un compositore e una rivoluzionaria si incontrassero per caso scoprendo che la musica potrebbe aiutare parte dell’umanità a fare un salto evolutivo? Budapest 1881, un luogo strategico e un anno che segneranno una svolta cruciale per la storia dell’Europa, per lo sviluppo della sua tecnologia, dell’arte, della scienza e della musica. A Nikola Tesla, genio incompreso da poco trasferitosi nella capitale, cominciano a manifestarsi alcune importanti intuizioni che contribuiranno a dare l’avvio a una trasformazione sociale che avrà effetti sulla vita e sull’organizzazione delle città, delle nazioni, forse addirittura di tutto il pianeta. Vera Zasulič, animata da uno spirito ribelle, lega la sua stessa vita al futuro della Russia e dell’oligarchia zarista. È in quel periodo, infatti, che pone le basi per la futura grande rivoluzione d’ottobre. Il maestro Modest Petrovič Musorgskij, anche lui influenzato dal fervore artistico e politico e dalle trasformazioni in atto in tutta Europa, si dedica a nuovi modelli musicali in controtendenza e crea una serie di composizioni che i più attenti definiscono “futuristiche”. I tre personaggi sembrano destinati a incontrarsi per cambiare insieme il corso della storia.