Quest’opera vuole ricostruire quella che era una delle più antiche scienze dell’antichità, quella del Pensiero. Nous, noesi, nel linguaggio filosofico da Platone ad Husserl indica la più alta attività intellettuale dell’uomo, a toccare i limiti dello Spirito stesso. Il Nous è il protagonista di questo cammino filosofico: da Anassagora ad Aristotele, da Cartesio a Kant, da Hegel fino ad Heidegger, il Nous ricompare riconsiderato sempre in termini diversi. «Ora io sono una cosa vera e veramente esistente;» scrive Cartesio, «ma che cosa? L’ho detto: una cosa che pensa. Che cos’è una cosa che pensa? È una cosa che dubita, che intende che concepisce, che afferma, che nega, che vuole, che non vuole, che anche immagina e che sente» (Metit, II). Che cos’è una cosa che pensa? È questo è uno dei più grandi interrogativi dell’umanità ed a questa domanda, che assillava Cartesio vicino alla stufa, tenta di dare dei riscontri questo studio sulle nostre facoltà intellettuali. La risposta si trova paradossalmente proprio nella stufa: il Pensiero, come proferiva Eraclito, è Fuoco. Abbiamo così rieditato questa profonda ricerca, che era uscita nel 2014.