Dal talento visionario di Daniele Corradi, un romanzo horror liberamente ispirato a “The Texas Chainsaw Massacre”, il film capolavoro del 1974 per la regia di Tobe Hooper. Chi di voi ha il coraggio di ritrovarsi al cospetto del folle Leatherface e della sua motosega insanguinata? Chi ha il coraggio di aprire quella porta? A vostro rischio e pericolo… PROLOGO In un tardo pomeriggio del 18 agosto 2008, una giovane coppia a bordo di una Ford restò senza benzina su una strada di campagna non segnata sulla carta, nel sud dell'Arizona. Lì, in una spettrale tavola calda, conobbero un uomo che si faceva chiamare "chirurgo". Una mattina di pioggia della medesima estate, Melita Bitoni, aspirante attrice e modella, urlava in mutande e reggiseno fuori da un motel dell'Arizona, con il volto coperto dal proprio sangue, e l'orbita del suo occhio sinistro vuota, straziata... La ragazza disse che era appena uscita da una stanza dell'Inferno. Balbettava una storia folle e frammentaria: un'operazione nel deserto, e l'assistente del "chirurgo", un energumeno senza volto, aveva tentato di farli a pezzi con una motosega... Durante gli ultimi 6 mesi, continue notizie di bizzarri, orribili omicidi compiuti con una motosega hanno continuato a diffondersi per tutto il territorio dell'Arizona, sempre più vicini alla città di Nova. Il modus operandi è sempre lo stesso: la casa isolata di una coppia viene raggiunta al tramonto da due individui che, in base ad un'unica testimonianza, sono stati sommariamente descritti come un uomo in completo viola, con la faccia coperta di cerone bianco, e un energumeno che fa a pezzi la gente con la sua sega a motore. (La testimonianza è stata resa da una donna inizialmente scampata all'aggressione, ma che in seguito è stata trovata morta in un'auto al confine dello stato, con la testa segata a metà.) I due si introducono in casa, di solito mentre la coppia di turno guarda la televisione o inizia a cenare; massacrano brutalmente gli abitanti e, infine, danno fuoco alla casa stessa. Il massacro della motosega infesta tutta l'Arizona. Sembra non avere fine.