Giuliano Trentadue NON MI RICORDO GLI OCCHI «A volte vivere è doloroso perché ti puoi accorgere che non stai vivendo. È come aprire gli occhi dopo un sogno e non trovare nulla, o peggio, ricordarsi il sogno.» Daniele è uno studente milanese di diciassette anni. La sua famiglia è come tante altre, economicamente agiata e solo in apparenza felice. Il rapporto con i genitori è cessato da anni e il rumore del silenzio è ormai l’insostenibile normalità. Un giorno, per caso, Daniele conosce Gabro, un ragazzo rumeno, capo di una piccola organizzazione malavitosa che gravita intorno alla Stazione Centrale. È l’incontro di due realtà parallele che si sfiorano subendo l’una il fascino dell’altra e per Daniele è l’occasione di fuggire la noia, il vuoto, l’illusione di esistere in una quotidianità troppo opprimente. Ma nello stesso tempo si ritroverà in un mondo spietato, senz’anima e con regole ben precise, fatto di sesso a pagamento, di violenza, di droga e di sottomissione di cui egli stesso diventerà vittima inconsapevole. Solo l’amore sembra dare un barlume di speranza, ma in realtà è solo un’ombra fugace in quanto non c’è spazio per i sentimenti. Un romanzo crudo e violento che si addentra tra le anime e le strade di una città che vive di notte, ai margini, che non ti guarda negli occhi perché per lei non vali nulla. Giuliano Trentadue è nato nel 1952 a Milano, dove vive e lavora. Autore di racconti e poesie, ha al suo attivo vari soggetti e sceneggiature per il cinema. Questo è il suo primo romanzo.