Un lavoro sulle proprie risorse e sui propri limiti, su ciò che uno sa fare, su ciò che prova a fare e su ciò che non riuscirà a fare mai.
Questo volumetto accoglie una poesia che si snoda lungo 28 tavole in cui le illustrazioni, con il bianco filiforme, provano a emergere dal buio, dalla pagina nera dell’inconsapevolezza.
Versi e figure come epifanie, improvvise rivelazioni a sé stessi.
Un rituale magico, uno scongiuro testuale e iconografico contro i sensi di colpa per la propria inadeguatezza, un grossolano e insieme raffinato tentativo di volersi bene.
Questo volumetto accoglie una poesia che si snoda lungo 28 tavole in cui le illustrazioni, con il bianco filiforme, provano a emergere dal buio, dalla pagina nera dell’inconsapevolezza.
Versi e figure come epifanie, improvvise rivelazioni a sé stessi.
Un rituale magico, uno scongiuro testuale e iconografico contro i sensi di colpa per la propria inadeguatezza, un grossolano e insieme raffinato tentativo di volersi bene.