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«La D’Andrea, tipo violento per temperamento e volubile riscuote nell’opinione pubblica cattiva fama, avendo sempre mantenuta una condotta morale riprovevole. Fornita di discreta intelligenza educazione e cultura, si dedicò dapprima all’insegnamento, ma abbandonò poi la professione per darsi completamente alla propaganda sovversiva». Era il 1919 quando, con queste parole, la prefettura di Bologna tratteggia un profilo dettagliato di Virgilia D’Andrea definendola «pericolosissima anarchica sovversiva». Maestra elementare, poeta, giornalista, D’Andrea si distingue per essere riuscita a far…mehr

Produktbeschreibung
«La D’Andrea, tipo violento per temperamento e volubile riscuote nell’opinione pubblica cattiva fama, avendo sempre mantenuta una condotta morale riprovevole. Fornita di discreta intelligenza educazione e cultura, si dedicò dapprima all’insegnamento, ma abbandonò poi la professione per darsi completamente alla propaganda sovversiva». Era il 1919 quando, con queste parole, la prefettura di Bologna tratteggia un profilo dettagliato di Virgilia D’Andrea definendola «pericolosissima anarchica sovversiva». Maestra elementare, poeta, giornalista, D’Andrea si distingue per essere riuscita a far convergere la sua fede anarchica con una forte inclinazione poetica di cui si serve, come la descrisse Errico Malatesta, «per lanciare una sfida ai prepotenti, uno sprone agli ignavi, un incoraggiamento ai compagni di lotta».
Questa antologia raccoglie scritti e produzione poetica di D’Andrea in un arco temporale tra il 1919 e il 1932, ricostruendo il suo percorso politico e civile in difesa dell’anarchia e dell’antifascismo. Sono pagine vere, poetiche, accorate, che dimostrano un instancabile lavoro e una lotta incessante per lanciare un grido di opposizione all’oscuro flagello fascista. Sono la testimonianza del contributo e del sostegno per la difesa comune della libertà, ispirandosi agli ideali di giustizia civile, incitando alla rivolta, polemizzando contro la supremazia e il dottrinarismo ecclesiastico e lo sfruttamento da parte dell’autorità dello Stato, rivendicando i principi di solidarietà e collaborazione per combattere la maschera falsa, vile e ignominiosa del terrorismo reazionario che inganna e opprime il popolo. È uno sentimento di ribellione, e di conforto emotivo allo stesso tempo, quello che anima ogni parola, ogni verso di D’Andrea, celebrando l’eroismo e il sacrificio dei compagni d’esilio, Borghi, Bresci, Gori, Lucetti, Sacco, Vanzetti, che come lampi di luce, fiamme solitarie, torce nella notte indicano la via per la redenzione e la difesa di un ideale di emancipazione sociale e di fratellanza tra tutte le genti calpestate dalla barbarie del totalitarismo. In un periodo storicopolitico in cui si ritorna a parlare di nazionalismo, fascismo, di odio verso lo straniero e repressione, questa raccolta restituisce il contributo e l’impegno intellettuale, politico e civile di Virgilia D’Andrea all’interno del movimento anarchico, che adesso più che mai è importante recuperare per contestualizzare la sua figura di anarchica e ridiscutere la sua ancora molto attuale critica antifascista di una donna contro l’oppressione e a favore della libertà.