“Non spegnere la luce” è il racconto autentico e viscerale delle sofferenze fisiche e interiori di una malata psichiatrica, che ha avuto la forza di narrarci la sua storia vera, senza mai edulcorare i molti orrori della sua grave patologia: dai molteplici ricoveri ospedalieri, alle comunità, all’alcolismo, dall’autolesionismo alla dipendenza da farmaci, dagli attacchi di panico alle allucinazioni visive e olfattive. Ma il vero valore dell’opera va oltre quello della sofferta testimonianza, che trascende se stessa e si trasforma in un messaggio di redenzione e speranza, dimostrando al lettore (sia egli un medico, un malato o una persona, come si suol dire, normale) come si convive con questa terribile patologia e la si accetta, anche se il cammino è tremendamente faticoso. Lottando strenuamente, con tanto coraggio e sostenuti, come l’autrice, da una grandissima volontà, è possibile sconfiggere le tenebre e riaffacciarsi, a poco a poco, alla luce del mondo. E trovare, perché no, anche l’amore.